Cosa c'è da sapere?
Il Maine Coon è un gatto che è in Italia da meno di 40 anni. I primi esemplari si sono diffusi rapidamente anche nelle esposizioni feline, che all'epoca erano molto frequentate. Ma insieme alle loro leggende su improbabili incroci con linci o procioni, si sono portati appresso una reputazione fastidiosa circa alcune malattie cardiache alle quali sarebbero predisposti.
Nel 2004 è stato scoperto il gene la cui mutazione è responsabile del 90% - 95% dei casi di HCM Felina (Cardio Miopatia Ipertrofica, malattia letale del cuore). Nel 2005 è stato commercializzato il test per individuare i soggetti portatori di questa mutazione (A31P) ed è stato possibile cominciare ad allevare scongiurando in grande parte la possibilità di mettere al mondo creature con un triste destino. In effetti, grazie all'introduzione dell'obbligatorietà dei test genetici e dei controlli ecocardiografici nei riproduttori, l'incidenza della malattia è diventata molto più bassa, tale da non essere più associata al Maine Coon. Ora sappiamo che non si trattava di predisposizione della razza, ma di una malattia diffusa in tutti i gatti, di razza e non.
Altra diceria fastidiosa è relativa alla Displasia dell'Anca. Il Maine Coon è un gatto grande, ma questo non significa che più di altre razze sia predisposto alle malattie derivanti dalla displasia, né alle osteoartriti né ad altre malattie delle articolazioni.
La verità è che è una razza naturale, molto forte e robusta.